L'originario Regisole - un monumento equestre di età tardoantica, sottratto dai pavesi ai ravennati prima dell'XI secolo - è oggetto di discordanti testimonianze. Alcune fonti vi vedono, infatti, il monumento al re ostrogoto Teodorico, altre vi riconoscono la statua che Carlo Magno portò ad Aquisgrana e altre ancora la interpretano come la statua equestre presente a Palazzo Reale.
Una volta portata a Pavia venne collocata nella piazza antistante la cattedrale, divenendo simbolo della città.
Anche in merito al nome sono state formulate diverse ipotesi: può derivare dall'antica doratura che rifletteva i raggi del sole o dal braccio alzato che sembrava reggere il sole, è stata proposta anche la derivazione da "Regisolio" cioè trono regale.
Nel 1796 i giacobini, giunti in città al seguito del generale Bonaparte, distrussero la statua e il comune vendette i frammenti o li reimpiegò per la costruzione di opere varie. Solo negli anni Trenta del Novecento ne venne commissionata a Francesco Messina una nuova versione, la quale costituisce, tuttavia, una libera interpretazione, non una copia dell'originale, essendo variati molti particolari.