Santa Maria del Popolo
Santo Stefano e Santa Maria del Popolo sono le due cattedrali gemine che sorgevano nel luogo dove è oggi ubicato il Duomo. Insieme alla Torre Civica occupavano il lato lungo della piazza.

L'aspetto originale della piazza con le due cattedrali romaniche ci viene restituito da un disegno di Opicino de' Canistris (1330 circa) che presenta un prospetto dettagliato della chiesa di Santo Stefano (a nord), la cattedrale estiva, più grande, e di Santa Maria del Popolo (a sud), di dimensioni inferiori e per questo utilizzata come cattedrale invernale, e della torre campanaria. Entrambe le chiese prevedevano una cupola mascherata da tiburio ottagonale.

Santa Maria del Popolo era nata come oratorio per volere di Ansone, nobile longobardo della corte di Liutprando. All'inizio dell'XI secolo viene trasformata in cattedrale, e già alla fine dello stesso secolo è sottoposta a cambiamenti architettonici che le donano l'aspetto romanico a noi noto.

La chiesa, alla quale si accedeva tramite un unico portale centrale, era suddivisa in tre navate. Il prospetto sulla piazza era contrassegnato da salienti e falsi transetti e vantava un paramento murario con fasce di mattoni maiolicati bianchi e verdi che si alternavano alle fasce decorate in cotto in vista.