I capitoli seguenti sono disponibili in formato PDF
(i documenti si apriranno in una nuova finestra)
Saluto alla città
di Andrea Albergati
L' immagine della città italiana dal XV al XIX secolo
di Cesare De Seta
La presenza nel San Teodoro di Pavia di due celebri vedute della città nel primo Cinquecento ha offerto lo spunto a un'ampia riconsiderazione del tema della riproduzione dell'immagine delle più importanti realtà urbane d'Italia, di cui si traccia, sia pur sinteticamente, il percorso evolutivo dal tardo Medioevo a fine Settecento...
Architettura romanica e contesto urbano a Pavia: alcuni esempi
di Anna Segagni Malacart
Le cognizioni sui monumenti e il contesto urbano a Pavia tra XI e XII secolo si sono di fatto consolidate grazie agli studi di E. Arslan, di G. Panazza, 1 ma consistenti, significativi approfondimenti sono derivati dagli studi di A. Peroni, tra i quali si segnalano, per le importanti acquisizioni in ordine al tema del convegno, oltre la monografia su S. Michele, il contributo sul tessuto urbano di Pavia romanica del 1964, gli interventi su edifici inediti dei secoli XI e XII del 1969 e sulle facciate romaniche del 1980. 2 Di recente, D. Vicini3 ha puntualmente ricostruito lo sviluppo urbano di Pavia medievale attraverso la scrupolosa riconnessione dei riferimenti storici e dei dati archeologici alle rilevanze monumentali.
Alcune considerazioni su elementi romanici nella chiesa di San Pietro in Verziolo
di Federica Scarrione
Dopo aver tracciato un quadro complessivo ed aggiornato degli studi che offrono contributi significativi per la conoscenza delle origini dell'edificio, si è affrontata la valutazione comparativa dei resti romanici...
Pavia nei documenti: l' area occidentale. Immagini della città e della "Campagna" nel secolo XIII
di Maria Pia Andreolli Panzarasa
Lo spoglio dei fondi archivistici di alcuni enti monastici pavesi ha fornito elementi utili a delineare il paesaggio, la natura delle colture e la tipologia delle abitazioni del settore occidentale della "Campanea papiensis" nel XIII secolo, permettendo anche di cogliere l'importanza determinante delle opere di bonifica e di appoderamento, volute da alcuni abati, che portarono al sorgere di nuclei abitativi sparsi e, in seguito, alla nascita di nuovi borghi...
Le strutture di accoglienza in città: pubblico e privato a confronto. Prime indagini
di Renata Crotti
Pur in presenza di dati frammentari il saggio ricostruisce un quadro sufficientemente ampio della situazione ricettiva offerta da Pavia in età medievale. Dal confronto fra l'intervento pubblico e quello privato emerge chiara la complementarità dei due settori. Ulteriori indagini potranno confermare o ribaltare questa tesi...
Finiture e complementi decorativi dei paramenti murari. Arte, arti minori e arredo urbano a Pavia in età moderna
di Susanna Zatti
Sulla base di documentazione in gran parte inedita, lo studio individua alcuni elementi significativi del panorama delle arti minori, arredi, decori dipinti e scolpiti, effimeri e permanenti, dovuti a maestranze di abili artigiani rimasti per lo più anonimi, che hanno qualificato e caratterizzato l'aspetto esteriore di Pavia, dall'età barocca ai nostri giorni...
L'approvvigionamento della città e i bacini di produzione
di Alessandra Barbero
Il saggio si propone di chiarire, senza pretese di esaustività, i meccanismi e le modalità mediante i quali il comune pavese affrontò e risolse, nella seconda metà del XIII secolo, il delicato e vitale problema del vettovagliamento cerealicolo della città, attraverso lo sfruttamento razionale delle risorse del distretto su cui estendeva la sua giurisdizione.
Un territorio di frontiera: tensioni politiche e fondazioni religiose tra Pavia e Milano
di Anna Maria Rapetti
L'area di confine tra Milano e Pavia è caratterizzata, in epoca comunale, dalla continua contrapposizione politica e militare dei due centri urbani tradizionalmente avversari, entrambi tesi alla conquista di un territorio ritenuto fondamentale per il consolidamento dei rispettivi regimi politici. In tale contesto, la fondazione e il controllo di enti monastici destinati a grande successo, come l'abbazia cistercense di Morimondo, si configurano, agli occhi delle autorità comunali, come uno strumento di affermazione delle aspirazioni espansionistiche cittadine, continuamente messe in discussione dal complesso intreccio di poteri concorrenti...
Il ruolo territoriale di Pavia nell'ambito dei domini viscontei: la città e l'architettura
di Maria Antonietta Rovida
Il saggio mette a fuoco gli elementi essenziali della evoluzione subita dal ruolo territoriale, svolto da Pavia fra la tarda età comunale e la fase matura della dominazione viscontea; in essi riconosce le opportune chiavi di lettura e di interpretazione delle trasformazioni operate nella Pavia viscontea, relativamente a morfologia e modi d'uso dei tessuti urbani, nonché a linguaggi e tipologie dell'architettura...
Le strade del Pavese tra Seicento e Settecento
di Elisa Bassi
In questo breve saggio vengono presentati alcuni aspetti strutturali del sistema stradale pavese fra il XVII e il XVIII secolo: un momento di passaggio caratterizzato da un fervore di riforme che porterà anche alla riorganizzazione dei metodi di gestione degli uffici preposti alle strade...
Nobili e mercanti, cives e forenses nelle ammissioni al Collegio dei Giudici
di Chiara Porqueddu
Attraverso l'esame di materiali inediti e in particolare degli atti dei processi per l'ammissione al Collegio dei giureconsulti di Pavia, si è cercato di far luce sulle modalità effettive, spesso in contraddizione con la normativa, usate dall'istituzione per cooptare nuovi membri...
"Patria e condizione". Immigrati a Pavia in età napoleonica
di Xenio Toscani
I registri dello stato civile degli inizi della Restaurazione consentono di conoscere i flussi migratori che si dirigono verso Pavia negli anni napoleonici e alla fine dell'antico regime. Pavia presenta una immigrazione molto forte (almeno la metà di tutti gli sposi) nella quale si distinguono due aspetti: si va esaurendo una emigrazione di tipo antico, fortemente strutturata, endogamica, geograficamente e professionalmente caratterizzata, mentre si afferma una emigrazione "nuova", non strutturata, non endogamica, non geograficamente caratterizzata. Facchini del genovesato e artigiani delle valli alpine si trovano così a fianco di una massiccia immigrazione dalle campagne lombarde, e in particolare dal pavese, che non ha qualifiche professionali precise e che non cerca moglie tra i compaesani...
La catastazione del territorio pavese da Carlo V a Maria Teresa
di Anita Zappa
Il contributo, che riprende lavori già editi e che anticipa alcuni risvolti di una più ampia ricerca sulle vicende censuarie del secolo XVI, ricostruisce molto sinteticamente l'attuazione materiale degli estimi avviati da Carlo V e da Carlo VI nel dominio milanese, e accenna al comportamento tenuto dalla città di Pavia durante i due importanti interventi di riassetto tributario...
La fabbrica delle mura: un cantiere pavese del Cinquecento
di Silvio Leydi
L'intervento, prendendo spunto dalla fortunata conservazione di un "quinternetto di spesa" relativo ai cantieri militari pavesi del 1542, ricostruisce l'iter amministrativo, finanziario, politico e tecnico necessario alla realizzazione di una fortificazione. Seguendo passo passo attraverso i documenti tutti i numerosi stadi che era necessario attraversare per giungere, partendo dalla decisione politica di fortificare, alla consegna dell'opera finita viene esplorato un aspetto finora poco indagato di una realtà, le fortificazioni spagnole del Milanese, cui solo recentemente ci si è rivolti con studi metodologicamente corretti. Il documento principe, il "quinternetto" redatto dal soprastante amministrativo dei lavori, consente di analizzare minutamente la realtà quotidiana del cantiere. I maestri da muro, i garzoni, le maestranze non specializzate, i materiali, tutto è inventariato, descritto ed annotato, compresi i salari e le spese, consentendo di vivere giorno per giorno una realtà ben poco conosciuta...
Alloggiamenti militari e comunità locali: Pavia e il suo contado nel '600
di Davide Maffi
Nel presente lavoro si cerca di delineare l'impatto della crescita costante del ruolo del militare in una comunità d'Antico Regime, i problemi causati dalla presenza sempre più massiccia di unità dell'esercito iberico stanziato all'interno delle mura cittadine, lo sgretolamento di antichi privilegi risalenti all'epoca sforzesca e la dura lotta col contado pavese (Principato di Pavia e Lomellina), nelle questioni vertenti il ripartimento della spesa d'alloggiamento (le "egualanze" provinciali). Una situazione che porterà Pavia, e tutte le città dello Stato, a perdere tutte quelle prerogative in campo militare tenacemente difese sotto la duplice spinta dell'emergenza politica, in cui si dibatteva la monarchia asburgica, e delle rivendicazioni dei contadi per una maggiore perequazione delle spese...
Un'economia in guerra: Pavia nel 1655
di Mario Rizzo
L'articolo approfondisce alcuni importanti aspetti della realtà pavese durante l'assedio del 1655. Ne emergono sia tratti strutturali della Pavia moderna (politica annonaria, relazioni tra i ceti sociali, finanza municipale, meccanismi di mercato, ecc.) sia indicazioni preziose sul ruolo dello Stato di Milano nel contesto della Monarchia asburgica...
La ricerca viene effettuata tra le opere disponibili on-line su questo sito.