Studio della testa di Alessandro Magno (copia da gesso)

Studio della testa di Alessandro Magno (copia da gesso)

Inventario: 
D.Sc.P231
Autore: 
Camillo Cremonesi
Anno: 
1842
Tecnica: 
matita su carta
Con questo disegno Camillo Cremonesi vinse la medaglia di rame nel concorso del 1842. Gli allievi della Scuola di Disegno, Nudo e Incisione erano infatti chiamati a partecipare al concorso di fine anno accademico. I lavori venivano sottoposti al giudizio di una commissione esaminatrice, tra cui c’era lo stesso direttore Cesare Ferreri, che stabiliva i vincitori delle diverse classi della scuola. Al migliore della classe elementare spettava un attestato, a quello della classe del disegno dalla statua una medaglia in rame e infine ai più meritevoli delle classi di nudo e incisione una medaglia d’argento. I lavori dei migliori allievi venivano poi esposti pubblicamente in cornici in legno di noce e protetti da vetro con incisi i nomi dei vincitori del concorso. Nel concorso del 1842 per il disegno della statua dell’Arrotino di Firenze arrivarono a pari merito Paolo Barbotti e Carlo Vico, mentre per il disegno della testa di Alessandro Magno vinse la medaglia in rame Camillo Cremonesi e la menzione onorevole Angelo Vittorio; Agostino Bellinzona si distinse per la copia dalla stampa rappresentante l’Apollo del Belvedere. Presso i Musei Civici di Pavia sono conservati i disegni di Cremonesi, di Barbotti e di Vico, mentre l’Alessandro Magno di Angelo Vittorio e l’Apollo del Belvedere di Agostino Bellinzona non sono ancora stati rintracciati. Il calco della testa di Alessandro Magno apparteneva alla soppressa Scuola di Disegno e del Nudo dell’Università, ceduto alla Scuola di Disegno, Nudo e Incisione dello Stabilimento Malaspina (1838-1881) grazie all’intervento del direttore Cesare Ferreri, e passato alla Scuola di Pittura (1842-1934) nel 1884 quando le due scuole si unirono ufficialmente. Nella Sezione di Scultura Moderna dei Musei Civici di Pavia la testa in gesso è esposta nella prima nicchia della prima sala dedicata ai gessi didattici. L’originale del II secolo d.C. si trova presso i Musei Capitolini di Roma. La testa identificata da Johann Joachim Winckelmann con il ritratto di Alessandro Magno riporta le caratteristiche idealizzate del sovrano macedone. Tuttavia va segnalato l’adattamento della testa con l’iconografia di Helios. Caratterizzato da una capigliatura a ciocche ondulate, il volto è imberbe, le labbra carnose e socchiuse. si volge leggermente verso sinistra: Camillo Cremonesi fu in grado di riprodurre a matita nel disegno le caratteristiche che contraddistinguono la statua, come emerge dal giudizio sul suo lavoro a fine concorso: “Insieme lodevole […] buon effetto di chiaroscuro […]. L’attenzione alla resa del chiaroscuro ha permesso a Camillo Cremonesi di definire i piani del volto della statua.