Studio dell’Arrotino (copia da gesso)

Studio dell’Arrotino (copia da gesso)

Inventario: 
D.Sc.P.282
Autore: 
Carlo Vico
Anno: 
1842
Tecnica: 
matita su carta
Con questo disegno Carlo Vico ottenne la medaglia d’argento a pari merito con Paolo Barbotti nel concorso del 1842. Gli allievi migliori della Scuola di Disegno, Nudo e Incisione partecipavano al concorso di fine anno accademico. I lavori venivano sottoposti al giudizio di una commissione esaminatrice, tra cui c’era lo stesso direttore Cesare Ferreri, che stabiliva i vincitori delle diverse classi della scuola. I lavori dei migliori allievi erano esposti pubblicamente in cornici in legno di noce e protetti da vetro con incisi i nomi dei vincitori del concorso. Nel concorso del 1842 per il disegno della statua dell’Arrotino di Firenze arrivarono a pari merito Paolo Barbotti e Carlo Vico, mentre per il disegno della testa di Alessandro Magno vinse la medaglia in rame Camillo Cremonesi e la menzione onorevole Angelo Vittorio; Agostino Bellinzona si distinse per la copia dalla stampa rappresentante l’Apollo del Belvedere. Presso i Musei Civici di Pavia sono conservati i disegni di Cremonesi, di Barbotti e di Vico, mentre l’Alessandro Magno di Angelo Vittorio e l’Apollo del Belvedere di Agostino Bellinzona non sono ancora stati rintracciati. La figura ritratta di profilo da Carlo Vico fu giudicata buona e lodevole nell’insieme dalla giuria esaminatrice. I lineamenti del volto sono marcati, le ciocche dei capelli ondulate assumono corposità e morbidezza attraverso la matita. Eccellente è la resa anatomica dei muscoli degli addominali laterali, della spalla e delle vene evidenti sul collo. Fu elogiato l’effetto del chiaroscuro generale del disegno, pur rilevando qualche durezza nei passaggi delle mezze tinte indicanti i muscoli della polpa della gamba sinistra.