Studio anatomico della Venere de’ Medici

Studio anatomico della Venere de’ Medici

Inventario: 
St.Sc.P.143
Autore: 
Francesco Bertinatti – Paolo Morgari
Anno: 
1837
Tecnica: 
Litografia
La tavola deriva dall’opera di Francesco Bertinatti, Tavole anatomiche annesse agli elementi di Anatomia Fisiologica Applicata alle Belle Arti, Torino 1837, che fu acquistata da Cesare Ferreri per 60 lire austriache dal dottor Gerolamo Novati di Pavia. Francesco Bertinatti era stato il professore di Anatomia all’Accademia Albertina di Torino fino al 1840. L’utilità dell’opera di Bertinatti è dichiarata nelle parole della prefazione secondo cui le tavole:” […] servissero a disegnare dal vero con precisione, a scegliere le forme più convenienti al caso, a collocare il modello giusta le leggi della gravità e della fisiologia per esprimere un’azione, a conoscere la possibilità e la forza de movimenti, ad esprimere o tacere le potenze di questi […]. L’arido studio dell'anatomia descrittiva agghiaccia l' animo dei giovani […] Persuasi noi che il bello debba ricavarsi dalla natura più che dall’immaginazione o ingegno dell'artista […]”. Le tavole furono disegnate dagli allievi dell’Accademia di Torino e in questo caso il nome, Paolo Morgari , è inciso sul basamento su cui poggia lo scheletro della Venere de’ Medici. In questa tavola lo scheletro della figura della dea femminile è visto di profilo, mentre in un’altra tavola (St.Sc.P.142) esso è rappresentato frontale. Lo studio del soggetto della Venere de’ Medici in tal modo poteva essere affrontato dagli allievi della Scuola di Pittura di Pavia in modo completo attraverso il calco in gesso della statua, il corpus di stampe e perfino la sua analisi dettagliata dell’apparato scheletrico.