Movimento arcaistico

Movimento arcaistico

Il movimento arcaistico del tardo ellenismo


La Gipsoteca dell’Università di Pavia ospita una selezione di gessi raccolta con finalità didattico-scientifiche, ben esemplificata dalla scelta non ovvia dei calchi dell’Apollo di Piombino e dello Spinario: due opere celebri soprattutto per il dibattito suscitato sulla loro datazione. Questa è inferibile solo da osservazioni stilistiche, che portano ad assegnare l’Apollo non all’epoca tardoarcaica, quanto piuttosto alla fase di revival arcaistico del tardo ellenismo. Al medesimo periodo va ascritto anche lo Spinario, che si può descrivere come una statua eclettica contestualizzabile in una scena “di genere” tipicamente ellenistica, ma completata da una testa ispirata allo “stile severo”.

Apollo di Piombino

Autore

Menodotos di Tiro e […]phon di Rodi

Formatore

Musées Nationaux - moulages

Nella Gipsoteca dell’Università di Pavia si trova il calco della statua bronzea nota come “Apollo di Piombino”, dal luogo del suo ritrovamento, avvenuto nel 1832 nella zona portuale dell’antica Populonia; acquistata dal Louvre nel 1834, è ivi tuttora conservata ed esposta. La statua, di dimensioni minori del vero, rappresenta una figura maschile stante con la gamba sinistra avanzata e gli avambracci flessi in avanti, secondo una postura caratteristica dei kouroi tardoarcaici: questo aspetto, assieme ad alcune caratteristiche del volto (la ricca capigliatura, gli occhi globulari e allungati, sormontati da un’arcata sopracciliare continua e ‘geometrica’), ne hanno suggerito inizialmente la collocazione nel tardo VI sec. a.C. o nel V, facendone ipotizzare una fabbricazione magnogreca, ma la trattazione anatomica è piuttosto inerte. Sulla base di un più attento esame stilistico, si può invece assegnare l’Apollo di Piombino a una corrente arcaistica del tardo ellenismo, ben documentata nell’arte romana. Anche l’iscrizione dedicatoria ad Atena, che si legge sul piede sinistro, fa propendere per questa datazione tarda, e una lamina di piombo, oggi perduta, che fu ritrovata in occasione del restauro del 1842, attesta i nomi di due scultori (Menedoto e […]fonte), la cui attività è nota e si colloca coerentemente nel I sec. a.C.

Materiale

Gesso

Tipologia

Copia

Ambito

Antico

Originale

I sec. a.C.

Copia

inizi del XX sec. d.C.

Spinario: Calco in gesso di una statua bronzea, nota sin dal Medioevo quando era collocata in Laterano e trasferita poi in Campidoglio nel 1471. La statua è nota attraverso diverse copie e varianti, ma l’archetipo è databile al I sec. a.C.

Musei Civici
Sezione di scultura moderna e Gipsoteca

Il Museo

Il nuovo allestimento al secondo piano del Castello Visconteo presenta una raccolta di oltre 200 sculture del XIX e XX secolo, perlopiù in gesso: calchi di opere antiche accanto a bozzetti e opere definitive. I calchi, provenienti dalle Scuole di Disegno e Incisione e di Pittura (attive a Pavia dal 1838 al 1934), erano utilizzati per lo studio della statuaria classica: si va dal gruppo del Laocoonte al Torso del Belvedere, dal Fauno danzante alla Venere de' Medici. Il percorso prosegue presentando sculture in gesso, terracotta, bronzo e marmo realizzate da artisti di formazione lombarda: dalle prove romantiche di Giovanni Spertini al tocco scapigliato di Medardo Rosso ed Ernesto Bazzaro, dal simbolismo di Romolo Del Bo al liberty di Alfonso Marabelli, per finire con il realismo di Filippo Tallone e i bronzi di Emilio Testa, noto anche come medaglista.


3 motivi per visitarlo

Un allestimento nuovo e moderno all'interno di un castello del '300, da cui si vede il miglior panorama della città

Un percorso che si snoda tra copie in gesso di celebri statue classiche e opere originali realizzate tra ‘800 e ‘900 da maestri come Medardo Rosso, Giovanni Spertini, Romolo Del Bo, Alfonso Marabelli, Filippo Tallone

Un approccio trasversale alla scultura, che focalizza l'attenzione su materiali, forme, funzioni

Una statua in gesso rappresentante lo Spinario è visibile anche entro una vetrina presso la seconda sala della Sezione di Scultura Moderna dei Musei Civici di Pavia.

Il percorso è concluso.
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