Venere de’ Medici

Venere de’ Medici

Inventario: 
St.Sc.P.66
Autore: 
Giovanni Volpato e Raffaello Morghen
Anno: 
1786
Tecnica: 
Bulino
L’incisione deriva dall’opera di Giovanni Volpato (1740-1803) e Raffaello Morghen (1758-1833) e rappresenta la Venere de’ Medici, tavola 21 del volume Principi del Disegno tratti dalle più eccelenti statue antiche per li giovani che vogliono incamminarsi nello studio delle belle arti, edito a Roma nel 1786. L’opera fu stampata in lingua italiana e francese in trentasei tavole rappresentanti importanti statue classiche. La Scuola di Disegno e Incisione di Pavia possedeva già dai primi anni della sua fondazione le opere a stampa che assieme alle statue in gesso formavano il materiale didattico ad uso degli studenti. Le incisioni erano destinate ad essere appese in aula per essere osservate e studiate con attenzione dagli allievi della scuola, come dimostrano i cordini o i segni delle puntine ancora presenti in alcuni esemplari. Dall’inventario del 1839, infatti, risulta in elenco un nuovo corso grande completo per disegno di Morghen montato su cartoni. Per quanto riguarda il soggetto della Venere de’ Medici si veda anche l’incisione dei piedi della tavola 8 del medesimo volume . L’importanza di tale opera pubblicata a fine XVIII secolo fu tale poiché perseguiva lo scopo dell’educazione artistica rispettando i dettami della corrente neoclassica. Ad esempio il noto artista Antonio Canova (1757-1822) aveva studiato l’Apollo del Belvedere della tavola 35 dell’opera di Volpato e Morghen annotando i propri appunti e riflessioni a penna sull’incisione. Gli allievi della Scuola di Pittura di Pavia avevano la possibilità di studiare la Venere de’ Medici sia attraverso la visione diretta del calco in gesso della statua sia grazie alle immagini tratte da incisioni e litografie.