Studio dell’Idolino di Pesaro (copia da gesso)
Studio dell’Idolino di Pesaro (copia da gesso)
Inventario:
D.Sc.P.207
Autore:
Anonimo
Anno:
1932
Tecnica:
Matita e carboncino su carta
Il disegno rappresenta la statua nota con il nome Idolino di Pesaro. L’originale antico è conservato presso il Museo Archeologico di Firenze e l’identificazione del soggetto è stata riconosciuta nella figura di Dioniso. Il disegno è firmato e datato tuttavia il tratto lieve della matita non consente con certezza di riconoscere il nome dell’autore. Con altra grafia è annotato: 2° premio 1932. L’allievo, autore del disegno, partecipò dunque al concorso indetto alla fine dell’anno accademico della Scuola di Pittura di Pavia. Lo studio della statua dell’Idolino di spalle dimostra un buon effetto di chiaroscuro usato per rimarcare le zone in ombra e mettere in risalto alcune parti anatomiche della schiena, come ad esempio le scapole e la linea della colonna vertebrale. Il peso della figura poggia sulla gamba destra, mentre quella sinistra piegata leggermente in avanti poggia verso l’esterno per bilanciare il peso del corpo. La testa girata verso destra asseconda il movimento del braccio, piegato e in atto di reggere o porgere qualcosa nella mano aperta. La statua in gesso dell’Idolino è esposta nella prima sala della sezione di Scultura Moderna dei Musei Civici di Pavia; essa è posta entro una nicchia adiacente al muro e quindi attraverso questo disegno è possibile avere anche una visione di spalle. Nelle nicchie in prossimità dell’ingresso sono esposti anche la Venere degli uffizi, il Fauno danzante e il Mercurio in piedi